Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

parallelamente al testo poetico, nel modello di apparato psichico, composito e complesso, che Sergio Finzi presenta nel suo lavoro sullo spazio come Scena e teoria della perversione: Il mistero di Mister Meister. Un apparato psichico che la coscienza percepisce come un corpo esterno, un'estensione architettonica, organizzata e distribuita. Uno stesso modello di complessità dunque unisce le funzioni linguistiche al testo poetico e all'apparato psichico. Così Finzi per illustrare il suo discorso sull'apparato psichico incontra le «figure grammaticali» riallacciate da Jakobson al modo di Spinoza di trattare la grammatica more geometrico: Figure dell'inventio, il parallelismo grammaticale, il chiasmo, liberano uno spazio della parola in cui una strategia può esercitarsi come «gioco non verbale con le strutture verbali», come si esprime F6nagy.38 a queste figure grammaticali oppone i tropi della retorica classica, figure della elocutio (metafora, metonimia), come si oppone un sistema in rilievo e un sistema piatto. Finzi, che si occupa anche del terzo modello di complessità che abbiamo nominato, oppone la poesia di Hopkins all'istanza della lettera di Lacan. L'energia linguistica, e il complesso sistema di organizzazione monumentale del testo, rompe con lo sforzo di Lacan «di ridurre il divario tra la parola e il discorso, di rendere parola il discorso». In questa direzione Finzi sottolinea il delinearsi di un profilo, di un disegno, nella ricerca hopkinsiana di una fisiognomica dell'oggetto: 108 La luce gettata da Hopkins sulla «fisionomia» di un oggetto: il corno (horn) ha un effetto inquietante che è quello di mettere in ombra la retorica, la disciplina cioè che studia gli artifici del linguaggio, disciplina da intendersi quindi come

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