Il piccolo Hans - anno XIV - n. 53 - primavera 1987

Il verso riferisce una innocente passeggiata di due religiose (wandering). Il frammento ering è tuttavia troppo simile a erring (errare, commettere una colpa) per non suggerire eventuali fuorviamenti nel corso della passeggiata. La messa in atto di un'ambiguità grafica è uno dei principi costruttivi del testo spaziale. Il Journal in-time di Pal Nagy ci offre a più riprese esempi di doppia lettura, sin dal titolo. Secondo la lettura francese si tratta di un «giornale intimo». Ma il trattino sembra favorire una interpretazione all'inglese, in time, «a tempo». I trattini che rendono ambiguo un testo sono nella maggior parte dei casi al servizio di una ri-motivazione etimologica: Két-ség (1) dubbio, (2) dualità (Két, kett6 = «due»), -ség suffisso nominale che corrisponde a -tà (op.cit., 26). L'etimologia può fare a meno dei trattini: «La rivoluzione la rivoluzione ancora una volta sogna» (op. cit., 109).* La giustapposizione di due testi indipendenti è il modo più semplice per porre in relazione due messaggi. È con l'opposizione dei testi o delle rappresentazioni grafiche che Apollinaire fa emergere sia l'analogia, sia il contrasto fra due fenomeni simultanei. In «Echelon» si trovano uno accanto all'altro il cielo e i papaveri in linea orizzontali, e l'artiglieria antiaerea in colonne verticali. Sandor Weores pone il soggetto che guarda, Margot, in basso, nell'angolo sinistro, e l'oggetto del suo sguardo meravigliato occupa l'angolo diametralmente opposto: (44) MARGOT voit la cataracte scintille gronde trébuche de pierre en pierre eau bouge court écume tremble casse '' In francese il falso etimo révolution, réve [N.d.T.) 98

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