Il piccolo Hans - anno XIV - n. 53 - primavera 1987

pena di servirlo e tirarlo su», contro, tra l'altro, «la tracotante alterigia dello imperatore cordaiolo ed i suoi, che Dio lo faccia rosolare ben bene»31 • «I suoi», va notato: cioè quegli austriaci per combattere i quali Gadda si fa volontario, per anticipare il «sacro diritto» di una «reale partecipazione alla guerra». Espressioni, queste ultime, tratte dalla lettera che lo studente di ingegneria «Gadda C.E.», inviò al «Popolo d'Italia» insieme con i due amici del Politecnico Fornasini Emilio e Luigi Semenza, e che fu pubblicata dal giornale con il titolo «Una legittima protesta di studenti» il 22 maggio 1915, due giorni prima della dichiarazione di guerra all'Austria, quella guerra che più tardi Gadda, aderendo nella intestazione al «Giornale di campagna. Anno 1916», a una generalizzata vulgata, questa sì meramente retorica, definirà «Guerra per l'Indipendenza». 180 Vale. la pena riportare la lettera per intero: Egregio signor direttore, una disposizione ministeriale stabilisce una sessione speciale di esami per gli allievi ingegneri, dal 24 maggio al 24 giugno. Ora: mentre gli Italiani di ogni classe si trovano già o saranno tra qualche giorno chiamati sotto le armi, è cosa intollerabile per dei galantuomini di venti anni languire in uno stato di apatia civile, per attendere a degli interessi di studio che non hanno verun carattere di preparazione militare. Mentre quotidianamente assistiamo alla partenza dei nostri fratelli d'armi che, per accorrere alla difesa suprema della Patria, lasciano i campi, le officine, le occupazioni di ogni genere, noi ci sentiamo bruciare indosso questi abiti borghesi, che ormai sono per dei giovani sani e robusti causa di insopportabile vergogna. Crediamo che tutti i nostri compagni entusiasti organizzatori di dimostrazioni nelle vie cittadine, siano concordi con noi nell'invocare come

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