Il piccolo Hans - anno XIV - n. 53 - primavera 1987

Laura Coci risulta che fu stampata nello stesso 1660, a Ginevra, insieme al Corriera: formavano due volumetti distinti, in dodicesimo, due parti che «indubbiamente dovevano in origine restare indivise». Nell'edizione fatta ad Amsterdam (Villafranca nel frontespizio) nel 1673 di queste fortunate (bisogna pur dirlo) Opere scelte, tra Corriera svaligiato e Continuazione non s'è persa alcuna lettera, né alcuna se n'è aggiunta, rispetto al Corriera del 1641 e del 1646. Stando a quanto emerge dall'esame di questa stampa, la Continuazione del Corriera svaligiato non sarebbe che il Corriera privato di alcune lettere, una quindicina, tra le quali quelle politicamente più aspre e compromettenti, e, in questa forma e con queste cautele, rappresenta certamente «una trovata editoriale per vendere, grazie ad un nuovo, adescante titolo, un libro già edito» (come dice la curatrice della Bibliografia di Ferrante Pallavicina, p. 246), ma a me pare anche presumibile che fosse destinata a una divulgazione 'a parte'. Per le citazioni io seguo il testo (molto scorretto, a dire il vero) dell'edizione del 1646: Il Corriera svaligiato, pubblicato da Ginifacio Spironcini, in Norimberga [Venezia]. per Hans Iacob Stoer. - Non ho potuto consultare la tesi di dottorato di Marie-Anne Thommes, Edizione critica de il Corriera svaligiato di Ferrante Pallavicina, Luxembourg 1980; ma cfr. la Bibliografia della Coci, p. 299: la T. «si è limitata a riportare il testo del Corriera nell'edizione del 1641», di cui questo del 1646 è, a sua volta, una «ristampa fedele». 6 Questa variazione sul lutto per una lettura presuppone la definizione freudiana e la morfologia relativa. Per i termini citati cfr. Freud S., Metapsicologia (1915): Lutto e melanconia, in Opere, vol. V III, Boringhieri, Torino 1978, pp. 103-104. 7 La prima centuria dei Ragguagli di Parnaso uscì presso Farri nel 1612 (i ragguagli che la componevano erano, per errore, 101), e la seconda presso Barezzi nel 1613. Ma il Boccalini aveva lavorato anche ai ragguagli di una terza centuria, che non aveva dato alle stampe. Dei 31 ragguagli della Pietra del paragone politico che comparve per la prima volta, forse a Venezia, nel 1614, un anno dopo la morte del Boccalini, 25 erano inediti e appartenevano a questa centuria. La raccolta forse è arbitraria, ma certo, composta com'è attorno a un tema maggiore, rappresenta con efficacia un aspetto caratteristico dello spirito boccaliniano. Luigi Firpo, cui si deve la riorganizzazione dell'opera del Boccalini, pubblicò nel 1948 i ragguagli nell'ordine delle tre centurie: Traiano Boccalini, Ragguagli di Parnaso e scritti minori, a cura di L. Firpo, Laterza, Bari 1948, voll. 3. Il vol. III contiene, con altri scritti boccaliniani, quasi tutti inediti, i 96 ragguagli della terza centuria come il Firpo l'ha ricostruita. 8 I 31 ragguagli della Pietra del paragone politico sono per la maggior parte destinati a formare un severo processo della monarchia spagnola, dei guasti materiali e morali del suo dominio imperiale, che si esprime e propaga in rapacità, crudeltà, intrigo politico, sfoggio borioso e miserabile, ipocrisia; nel processo risuona, e da Parnaso fa tremare la terra «per molto tratto lontano», il vaticinio del ministro d'Apollo: «La monarchia universale di nuovo tornerà alla nobilissima nazione italiana, quando avrà dato bando a quelle intestine discordie 167

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