Il piccolo Hans - anno XIV - n. 53 - primavera 1987

qualità schietta delle lettere, che non risparmia loro i «meritati rimproveri». Ma tutto sembra dirci che quel mondo di Parnaso è tramontato: la popolazione e le allegorie, il loro gioco affollato, talora vivo e colorito di trame e mordacità, talora fragile e prolisso nel dipanare l'arguzia e l'artificio, hanno lasciato qui oggetti e maniere come inerti elementi di scena, e trame come canovacci, per una recitazione saltuaria, che non ha movimento di piani e profondità, e si contrae in metafore e analogie scoperte nel loro stesso trucco, sorprendenti, se si vuole, per l'evidenza immediata della loro 'proporzione', come se non accennassero a 'proprietà naturali' di una realtà disfatta, ma fossero esse stesse elementi e cose del disfacimento. Nella letteratura del tempo si trovano, come in una cucina che mette in mostra i suoi stessi artifici, i ravanelli e l'olla potrida degli Spagnoli, le zuppe francesi, le minestre tedesche, i pasticci dei romanzi italiani, il cappone senza sapore dei libri schietti, l'anatra sepolta sotto i cardi, intingoli e intrugli subito riconoscibili e del gran fumo, s'aggirano cuochi che sembrano sbirri, i poeti trattano frutta di scarto ed «erbame», e i tedeschi s'ubriacano, fedeli alla reputazione e a una tradizione per l'appunto letteraria. S'impianta anche una macelleria per ignoranti in questa letteratura, e tra i suoi pochi virtuosi sicuri c'è qualcuno che, ispezionato sotto le vesti non mendaci, impallidisce, trema e quasi istupidisce per la vergogna di mostrare, assolutamente fuori di metafora, vere e proprie ulcere regalategli dalle «femine». La memoria del Parnaso boccaliniano e perfino talune di quelle ragioni e moralità hanno prodotto un guardaroba e materia di trovate per scene e maschere del 'gran teatro del mondo', che, come si sa, è un altro topos barocco, dei principali, e qui è irrimediabilmente declinato in squallore, tra il grottesco e la farsa. La traccia agevole, quasi obbligata, del riferimento al «Boccalino» ha, dunque, qualche analogia col dépistage, 151

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