una fonte di piacere. L'egemonia o l'esclusività di cui si avvale la pianificazione riduce al minimo il ruolo del caso. Ora, il caso, o ciò che appare come tale al livello del pensiero cosciente, non è in realtà che la libertà di scelta al livello del pensiero preconscio. È il caso, nell'arte, a permettere all'autore di superare se stesso e a rendere innocenti le rappresentazioni inconscie che possono apparire in superficie, velate unicamente dall'apparenza di una presenza aleatoria. Un esempio grafico semplice, ingenuo: il testo 28 presenta una strofe di «tragedia» di Lajos Kassak, caratterizzata, questa strofe, dall'allungarsi e accorciarsi dei versi. La linea mediana si dilata e va sino al margine della pagina, si erge sino alla Luna, in base al testo che associa il verso ai muscoli induriti. In questo contesto l'immagine del testo stampato rischia di evocare un pene eretto, forse anche al livello del testo cosciente. Sarebbe, tuttavia, un'associazione aleatoria. Non si tratta affatto di una rappresentazione fallica, ma di una bizzarra configurazione strofica che gioca, insieme in maniera sapiente e innocente, sulle corde dell'apparato mentale. Il lettore di un calligramma fallico non potrebbe approfittare del beneficio del dubbio che gli viene assicurato dalla equivocità, dalla polivalenza della struttura allusiva della poesia di Kassak. La polifonia caratterizza sia la poesia spaziale che la poesia-immagine, il collage e la poesia tradizionale. La polifonia della poesia spaziale, della poesia-immagine, è eterogenea; quella della poesia tradizionale è omogenea. La prima fa intervenire sistemi di comunicazione differenti, mentre la poesia tradizionale perviene alla polifonia facendo giocare simultaneamente le diverse strutture linguistiche, fonetiche, lessicali, sintattiche, e integrando alla comunicazione linguistica più evoluta il linguaggio degli stadi anteriori e le forme di ideazione che precedono e preparano il pensiero concettuale. 104
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