Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

che interessa tutta la sua tecnica artistica e di pensiero. Nelle sue allegorie perfino questo maestro, così «complesso», pare non lasciare che una mera traccia denotativa; Cristo insegna il sapere dell'orientamento solo perché somiglia al Padre, è il primo somigliante'0 , come si potrebbe dire interpretando Par. XXXIII, vv. 116-120 sgg. Nell'allegoria divina Dio, «un semplice lume» (v.90), «un semplice sembiante» (v. 109), determina la «profonda e chiara sussistenza / de l'alto lume» (vv. 115-116), cioè Cristo. La somiglianza è poi il principio che struttura l'universo, da Dio al punto più lontano della natura, senza interruzione". Nell'allegoria del poema si vede quindi «ciò che per l'universo si squaderna» (v. 87); e ciò che attira lo sguardo (v. 132), ciò che fa emergere lo sguardo come manifestatio delle strutture verbali, è proprio il fatto che la Trinità «del suo colore stesso, / mi pare pinta de la nostra effige» (vv. 130-131); e così ogni singola creatura «Più l'è conforme, e però più le piace; / ché l'ardor santo ch'ogne cosa raggia,/ ne la più simigliante è più vivace.» (VVII, vv. 73-75). Perciò lo stile allegorico del poema, continuamente intessuto di similitudini, ricostruisce il percorso della luce: l'allegoria in verbis non è che una lunga similitudine che va a coincidere coll'allegoria in facto della divinità - «poema sacro/ al quale ha posto mano e cielo e terra» (XXV, vv. 2-3). In questo modo le similitudini, ai vari livelli del testo, da parabolé a paradigma12 , costituiscono il paradiso come il giardino delle similitudini - o del loro sapere. Anche una superficiale considerazione statistica condotta sullo spoglio delle ricorrenze nel testo della Commedia'3 può confermare una prevalenza delle similitudini nel Paradiso: - Anche non disponendo di una schedatura completa dei paragoni, si può notare che la ricorrenza delle forme che servono a costruirli (tale, quale, così, sì, come, tanto, quan95

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==