Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

sapere universitario. Un problema di classificazione dunque per un certo tipo di matèsi in virtù della quale conoscere vuol dire iscrivere nei canoni, fare o meno entrare la cosa nell'universitas litterarum. Così lui fa svogliatamente un elenco di tutto ciò che i vari professori hanno detto per definire il postmoderno in letteratura; e poi aggiunge: per quanto mi riguarda (e si capisce che ben poco lo riguarda il problema di una definizione), se proprio sono costretto a dire, due sono le opere idealmente postmoderne, le Cosmicomiche di Calvino, e Cent'anni di solitudine di Gabriel Garda Marquez. Dunque il postmoderno sarebbe italospagnolo! Sì che Barth non esita ad aggiungere: «Che Dio benedica gli spagnoli per la loro lingua e la loro immaginazione!». Che è più o meno ciò che dice Gertrude Stein di Picasso: Che Dio benedica la Spagna, che ci ha dato Picasso, perché Picasso ha inventato il Novecento. John Barth, come Gertrude Stein, è un protagonista di quella letteratura di cui tenta la definizione, e di cui indica gli esemplari più rappresentativi; ed è certamente significativo che ci rimandi a due scrittori il cui mondo poco ha a che vedere con ciò che è stato letto come l'elemento ispiratore della scrittura postmoderna, lo sviluppo tecnologico, l'esperienza metropolitana, la cultura di massa... John Barth sta sicuramente anche giocando, e spiritosamente deviando da una certa attesa; e tuttavia quanto egli dice fa riflettere, soprattutto alla fine, quando afferma, tra le righe! che ciò che si è esaurito in questo secolo, non è il linguaggio della letteratura, ma l'estetica del grande modernismo; e con essa una certa idea della bellezza. Al suo posto trionfano gli stili, e un certo gusto che non fa più del bello e del vero questione: ma del piacere. Questo sarebbe dunque il postmoderno, questo atteggiamento, o somma di atteggiamenti che conduce a una posa più indifferente e al tempo stes,so interessata al puro e semplice gusto: si può mescolare tutto indifferentemente, si può all'infinito 75

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