Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

dono l'esperienza di innumerevoli «mozioni», ma nessuna, forse neppure la visione che ha alla Storta, sulla via Cassia (p. 103), e che certo decide della sua vita e della sua opera, arriva «a costituire una marca indubitabile»43 • Neppure le visioni che nella vita di Ignazio ricorrono a confirmatione delle decisioni prese rappresentano una certezza assoluta. Il segno dell'adempimento della volontà divina si trova spesso negli esiti di queste decisioni, nel processo e negli effetti delle scelte: e lì lo scova il discernimento, che è applicazione sistematica del lume dell'intelletto e della rettitudine della volontà, e nella vita del pellegrino incontra non poca tenebra e pericoli di confusione e d'inganno e si fa non di rado angoscioso. Nel Diario spirituale Ignazio annota gli stati della sua anima e le mozioni e le illustrazioni che riceve mentre sta lavorando alle Costituzioni e specialmente nel trovarsi a quel punto tanto travagliato, in cui deve deliberare sulla povertà delle chiese della Compagnia: è probabile che lì sia abbozzato un codice della risposta divina 44, ma quello che si legge della vita di Ignazio, in quelle annotazioni, è ricerca con minuziosa perseveranza, spesso con tormento, come nel Racconto, di un segno della divina volontà che né il dono copioso delle lacrime, né alcuna specie di illustrazione e neppure la teofania delle visite e delle visioni possono in assoluto assicurare. L'intreccio di questa ricerca, la sua stessa assiduità danno risalto a �uel procedimento drammatico dell'alternativa che, negli Esercizi come nel Racconto, produce e dispone la domanda in un'esatta nudità di materie pratiche; così il silenzio di Dio si converte in segno, per la scatto inesorabile con cui si sceglie una cosa o l'altra da fare, per la conferma che viene dalla cosa fatta e si cerca attentamente di discernere negli sviluppi, negli effetti. Da questo punto strutturale la forma del Racconto del pellegrino s'illumina tutta intera: si distingue la memoria di Ignazio che nelle scelte compiute e nei fatti, nel carattere e nella collocazione di ogni particolare e nella trama, tenta (ed è la prima e l'ultima delle domande) la verità di una vocazione. 62

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