Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

Ecco perché il tenace segno materiale con cui la lettera del Racconto aggrega attorno a Ignazio uomini e cose (tutte le cose da lui incontrate sulla faccia della terra dopo la conversione) è proprio la solitudine, quella separatezza del pellegrino. Del resto, tutto il Racconto si svolge nella verità di una scelta radicale, scaturita dalla conversione - nel testo un segno elementare, appena articolato, l'atto con cui Ignazio si separa per sempre dalle «vanità del mondo» - e poi maturata, circostanziata, dispiegata e specificata nelle qualità e nelle opere, attraverso innumerevoli scelte particolari, ognuna a suo modo - magari nell'esser revocata o corretta - determinante. Per alcune scelte è come tentare la sorte: sono quel gesto nudo, il pellegrino lo compie specialmente sui primi passi. Strada per Montserrat, 1522 E allora, stanco di esaminare che cosa fosse bene fare, non trovando una cosa certa a cui risolversi, decise così, cioè che avrebbe lasciato andare la mula a briglia sciolta fino al punto in cui si dividevano le strade; e se la mula avesse preso la strada del villaggio, sarebbe andato in cerca del moro e lo avrebbe pugnalato; (Aveva avuto con questo moro, che si era accompagnato a lui per un tratto di strada, una discussione sulla Vergine; quello aveva parlato in modo sconveniente, ed ora al pellegrino sembrava «di aver fatto male a consentire che un moro dicesse quelle cose di Nostra Signora, e di essere obbligato a difendere il suo onore. E così lo prendevano desideri di andare in cerca del moro e di pugnalarlo per quel che aveva detto») e se non fosse andata verso il villaggio, ma avesse preso la strada maestra, lo avrebbe lasciato stare 42 • Fece così come aveva pensato, e Nostro Signore volle che, benché il villaggio di59

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