Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

C'è una pietra sul· Monte Oliveto, dalla quale Nostro Signore salì al cielo, e tutt'oggi si vedono le impronte dei suoi piedi; ed era questo ch'egli voleva vedere ancora una volta. E così, senza farne parola a nessuno e senza guida (perché quelli che vanno senza guida turca corrono gran pericolo) , si sottrasse agli altri e se.ne andò solo sul Monte Oliveto. E le guardie non volevano lasciarlo passare. Diede loro un tagliacarte che aveva con sé; e dopo aver fatta orazione con grande consolazione, gli venne desiderio di andare a Betfage... La ripetizione è un principio formale della lingua elaborata: in modi diversi, con effeti di precisazione, di variazione, concorre a organizzare, a compaginare il discorso•0 - nella penitenza, nell'ascesi -. Orbene, nel racconto letto come esempio si aggiunge: e stando là [a Betfage], si ricordò di nuovo che sul Monte Oliveto non aveva ben osservato da che parte era il piede destro e da che parte il sinistro; e tornatovi, credo che diede le sue forbici alle guardie perché lo lasciassero entrare. (p. 54) La scelta è il principio strutturale e lo spirito del Racconto, come è la finalità degli Esercizi, l'atto in cui la libertà di colui che li riceve prende forma in un incontro solitario con la volontà divina. Qui si arresta l'opera del direttore. Ha assistito l'esercitante in tutte le applicazioni dell'intelletto e della volontà, ha vigilato e come servito a questo fine i moti del suo sentire, ma ora, poiché il fine implica esclusivamente la libertà, egli si chiude in una devota impassibilità e nel silenzio: per presenziare a quella solitudine senza intaccarla, bisogna che egli «non ecceda né inclini in un senso né in quell'altro, ma, stando nel mezzo di una bilancia, lasci inmediate operare il Creatore con la creatura, e la creatura col suo Creatore e Signore»41 • 58

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