Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

fuggiva via, certamente perché doveva essere assai livido di aspetto. (p. 49) Sul mare in tempesta, tornando da Gerusalemme, 1523 Il piccolo bastimento fu in grandi difficoltà e alla fine toccarono terra in Puglia. E questo in pieno inverno; e faceva gran freddo e nevicava; e i soli indumenti che aveva il Pellegrino erano dei calzoni di tela grezza, che gli arrivavano al ginocchio, lasciando le. gambe scoperte, un paio di scarpe e un giubbone di tela nera, strappato in vari punti intorno alle spalle, e un mantello corto e tutto liso. (p. 58) Venezia, 1524 lo incontrò uno di quei suoi due ospiti che lo avevano accolto in casa loro prima che partisse per Gerusalemme, e gli diede in elemosina quindici o sedici giuli e un pezzo di stoffa, che egli ripiegò tutto e si mise sullo stomaco per il gran freddo che c'era. (p. 58) In cammino verso Genova, 1524 al tramonto arrivò a un borgo fortificato, e le guardie lo arrestarono subito, pensando che fosse una spia; e lo misero in un casotto vicino alla porta e cominciarono a interrogarlo, come si usa fare con le persone sospette; ed egli rispondeva a tutte le domande che non sapeva niente. E lo spogliarono, lo frugarono fino nelle scarpe e in tutte le parti del corpo, per vedere se avesse qualche lettera. E non ottenendo nulla in nessuna maniera, lo legarono per condurlo dal capitano; l'avrebbe fatto parlare lui. Chiese che gli facessero portare il suo mantello, ma non vollero darglielo, e lo portarono via con i calzoni e la giubba di cui si è detto. In quel tragitto il Pellegrino ebbe come una 53

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