Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

che semplicemente il sogno, questo simulacro, non si converta nella presenza; piuttosto questo processo dice qualcosa sulla presenza, sulla sua illusorietà e inaffidabilità. È a partire da questo disinganno - e cioè dalla constatazione che la vita delle persone amate è diretta da ragioni estranee alla nostra affettività - e dalla ragionata consapevolezza che si forma su di esso che comincia l'ultima età dell'uomo. D'ora innanzi, da quel momento, ognuno farà solo quello che potrà, questa o quella cosa, non importa quale. Ma gli resta una cosa, che io non so se sia lieta o no, e chi d'altronde può dirlo?, e cioè pensare su tutto quanto è successo. Per questo si scrivono libri, poesie, romanzi, saggi critici, partiture musicali, per potersi dare un contegno sostenibile di fronte a: qualcosa di innominabile che ha cominciato a gridare da quando siamo nati. Ciò che varia e muta nel corso dell'esistenza umana è solo la distanza dalla quale lo udiamo. Aldo G. Gargani 33

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