Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

essa possa trascorrere e trasmettersi attraverso il sacrifi- · cio e la morte, che non sono fenomeni i quali appartengano all'intelligenza. L'intelligenza comincia a ragionare sulle ceneri di un processo che non è prodotto minimamente da lei, ma dagli eventi della morte, del sacrificio, della decisione di andare lontano. Il ciclo delle verità, dei pensieri che prima o dopo diventano falsi per far posto a nuovi pensieri, corrisponde al ciclo delle generazioni, delle nuove forme di vita che sopravvengono. Ogni nuova generazione, per essere, deve compiere la propria congenita trasgressione. La sua verità è la sua propria trasgressione rispetto alle forme del sapere e del magistero che le sono state trasmesse. Non è che vi sia un combaciare del gusto di ogni nuova generazione con le nuove forme di cultura, di musica, di arte, e di costume. E come d'altronde ciò potrebbe essere? Non esiste qualcosa come un confronto tra una generazione e il complesso delle forme di cultura che essa accetta e fa sue, prendendo le distanze dal-passato. Non esiste una distinzione di ques_ ti due fattori e poi la possibilità del loro confronto e del loro combaciare. Ciascuno di questi due fattori è dentro l'altro, è anzi l'altro. Ogni nuova generazione non sceglie, non opta per la cultura che sarà la propria; essa è piuttosto la sua stessa cultura, la verità che è la sua trasgressione. Ma la trasgressione non è il risultato di un previo confronto tra forme di cultura e di costume rispetto alle quali si compirebbe un'opzione. Non più di quanto si possa dire che il bianco ha scelto di essere chiaro, e il nero di essere scuro. Perché ogni generazione non esiste avanti al suo costume, al suo gusto e alla sua cultura; essa è piuttosto il suo costume, il suo gusto e la sua cultura. Non ha scelto la propria immagine influente tra altre, è la sua immagine assoluta e intransitiva. Ogni generazione convive con il suo modo di agire, con la sua cultura, con il suo costume nella forma di una tautologia. Ed è questa tautologia che risulta così impervia ad ogni ·spiegazione. Sarebbe 26

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==