Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

L'arte e la letteratura, come processi originati da complesse procedure intuitive ed ostensive, sembrano pertanto non necessariamente contraddittori e, proprio per la natura dei loro ricchi dettagli interni, col mondo della maggiore ricchezza di informazioni manipolabili in cui l'attuale società si muove, e in cui apprende nuove forme di riflessione sulle proprie attività di pensiero. In qualche modo, però, una ricchezza interiore diventa potenzialmente più esteriore: la creatività diventa subordinata alle regole dell'ostensività e v'è da supporre che una disillusione potenziale modifichi la natura dell'oggetto estetico. Esso come si è detto, non è concreto che nella sua origine mentale, che ha come scopo il ripristinare la coestensione di pensiero e cosa. 6.4. Arricchito di una relazione più massiccia con la forma astratta di un pensiero capace di rappresentare continuamente il mondo con maggior ricchezza di dettagli, quell'oggetto vincola la sua materialità e la sua concretezza a leggi di astrazione più flessibili. Le funzioni estetiche di un tale oggetto artistico presumibilmente rappresentano le modalità con cui ogni oggetto mentale oggi comincia ad essere raffigurato: proiettato nel mondo confuso delle informazioni divergenti e complementari, esso è il supporto dell'esplorazione di una sensibilità mediata da molte più relazioni di una volta, tramite le quali ogni oggetto pensabile si astrae nell'immaginazione, fluidificandosi nella mobilità degli intrecci possibili di cui un oggetto può essere il supporto. 7.1. Diverso è il caso di quello straordinario oggetto di pensiero della modernità, a cavallo tra arte e mito, che è la psicoanalisi. La psicoanalisi ha come suo scopo un'indagine sulle 199

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