Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

a cui si ovvia con strumenti ausiliari nel controllo dell'informazione interna. L'utilizzo di una memoria suppletiva (la scrittura, un diagramma, un'immagine) fa parte integrante della storia delle idee, in cui oggi interviene la me� moria aggiuntiva fornita dalla tecnologia dell'informazione. Si può osservare che, dal punto di vista di una teoria della conoscenza, sia la storia delle idee, sia la forma concettuale delle singole idee, appaiono come una manifestazione di un processo di instabilità: la conoscenza appare anzi come il luogo teorico della stabilità, emergente da un contrasto con procedure di pensiero instabili. 2.4. L'antinomia interna al processo stabilità-instabilità appare costitutiva della psiche: sia il sapere, sia il conoscere, dipendono da come la mente elabora le informazioni che è in grado di raccogliere. Nessuna elaborazione delle informazioni fatta dalla mente risulta, allo stato attuale delle nostre conoscenze, di tipo stabile, neppure quelle particolari funzioni dipendenti dalle strutture elementari della sensorialità: nel campo concettuale, infatti, ove anche gli stati primari della sensibilità vengono ricodificati dalle forme culturali, la conoscenza emerge come un'opinione ,congetturale, la cui stabilità dipende da processi di convalida sociale. Sia Popper che Kuhn hanno indagato �u questi tipi di processi: essi sono più facilmente riconoscibili di una volta, e la loro natura conduce ad una visione più introspettiva del sapere scientifico. Scienza e conoscenza appaiono viziati dalla forza coercitiva che la stabilità impone all'instabilità: il sapere diventa connotato in una radice non logica, ma ontologica, che comporta nel sapere una mitopoiesi. 183

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