Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

abbia origine dal concetto stesso d'informazione e che ponga come meta terminale il problema dell'etica della conoscenza. 2.1. Comincerò da alcune osservazionj di carattere generale. Nella teoria dell'informazione vengono definite le procedure mediante cui operare delle scelte rispetto a dati conosciuti. Ogni scelta possibile in un sistema di scelte equiprobabili comporta un'unità d'informazione. Complesse procedure di scelte comportano perciò elevati contenuti informativi: la loro codificazione costituisce programmi di calcolo di diversa organizzazione strut.turale. Le procedure si applicano a molti tipi di problemi: ognuno di essi è trattabile secondo modalità che sono tipiche del contenuto informativo che può essere sottoposto ad analisi secondo le forme di trattazione conosciute. Fa parte del progetto della teoria dell'informazione definire la natura dei problemi che possono essere risolti, insieme alle caratteristiche delle varie classi di problemi che possono essere affrontati. In genere ogni classe di problemi comporta soluzioni peculiari, che sono di diverso ordine, interessando non solo gli aspetti più formali del calcolo, ma soprattutto la natura specifica del tipo d'informazione che può essere trattata in quella classe di problemi. Il concetto d'informazione quale usualmente emerge dal contatto e dall'utilizzo delle macchine costruite per risolvere tali tipi dj problemi concerne soprattutto le modalità con cui è possibile reperire, modificare, integrare le informazioni potenzialmente contenute nei dati che sono l'oggetto del problema preso in esame. Le procedure si applicano perciò a contenuti informativi che sono l'oggetto complesso dal cui interno il calcolo estrae le informazioni volute. 2.2. La macchina che estrae informazioni dalla sua memoria procede attraverso una serie di stati enumerabili, il 181

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