Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

pie precisamente quel gesto breve e solitario indicato da Barthes, rinuncia ai valori effetti di cultura, e rimane nel mondo deJ valore: lì incontra il suo piacere come qualcosa che non si può scrivere, non si può esporre del tutto, ed è perciò «strano», e perciò disturba; ma non può proprio perciò essere ignorato, eliminato. Dal momento di questa ammissione e di questo riconoscimento il saggio sui «Greci», che su un piano strettamente logico dopo quella dichiarazione d'ignoranza non avrebbe ragione di essere, si incammina per i suoi sentieri, prende a girare attorno a quell'attrazione strana, e così aggirandola la esplora, gradualmente, per cerchi concentrici avvicinandosi al suo cuore, come chi visiti un paese straniero. Ma per Virginia Woolf la Grecia non era lo sfondo estraneo di una storia lontana; ella conosceva la Grecia moderna, quella degli scavi archeologici: nell'autunno del 1906, aveva 23 anni, la visione di Olimpia, di Maratona, si era in lei indissolubilmente legata all'esperienza della malattia e della morte. I quattro fratelli Stephen, insieme all'amica Violet Dickinson, erano partiti per un lungo viaggio in Grecia e a Costantinopoli: ma Vanessa si era ammalata gravemente, e Virginia aveva dovuto vegliarla in una stanza d'albergo di Atene. Subito dopo il ritorno a Londra, Thoby Stephen era morto della·stessa febbre tifoidea contratta in •' . viaggio. Non ci meraviglieremo, sapendo tutto questo, che nel seguito della stessa pagina di diario che abbiamo cQminciato a leggere, assieme al trauma della malattia e della paura di una nuova morte, riaffiori il ricordo della Grecia. La figlia di Vanessa, Angelica, è stata investita da un'auto ed è stata portata d'urgenza all'ospedale (l'incidente avviene in uno dei giorni di silenzio del diario, e si trova registrato sotto la data del 15 aprile 1924); Virginia ha ricevuto la notizia per telefono e deve comunicarla alla sorella, che sta tranquillamente dipingendo. È l'ora del té, e si aspetta Tam, come viene familiarmente chiamato T.S. Eliot, che 171

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