Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

modo di interrogarsi, il tipo stesso della persona che interroga esercitano nei confronti dei pensatori morti e dei testi che essi hanno trasmesso. E invece: quando mi accingo a comunicare e a conversare con qualcuno di loro, io non ho a che fare con gli oggetti distinti del senso da un lato e della verità dall'altro; e non dispongo nemmeno della mia provvista intellettuale di un metalinguaggio o di un supervocabolario con i quali potrei credere di confrontarli e di prendere una decisione teorica intorno ad essi. No, io mi trovo invece di fronte ad una conformazionte testuale il cui significato e la cui verità sono l'intreccio indivisibile che comanda la mia ricerca, la trascina e la fa vivere per quanto la fa trascorrere. Io mi trovo, per così dire, di fronte alla figura piana che rappresenta un cubo. Non ho di fronte a me uno spigolo prospiciente che non possa anche risultare uno spigolo retrostante, e non potrei d'altronde ottenere un'immagine unitaria in cui io possa contemporaneamente contemplare il medesimo spigolo come prospiciente e anche retrostante. Ogni volta dovrò decidere se assumerlo in un modo o nell'altro, e non potrò riguadagnare la prospettiva sacrificata se non tralasciando e sacrificando quella alla quale mi ero attenuto sino allora. E a partire da quell'immagine prescelta e divenuta così influente, comincerò a studiare il cubo, le sue relazioni interne e le sue connessioni esterne con le altre proprietà dello spazio e degli oggetti che lo circondano. E non potrei proprio dire se ho cominciato d·al significato del cubo o dalla verità delle relazioni che su di esso sono state stabilite dalla geometria del cubo. Perché mi sarebbe oltremodo difficile rappresentare o escogitare il significato del concetto di cubo indipendentemente dal discorso geometrico che circonda il cubo, e che lo fa essere appunto un cubo. La relazione tra significato e verità non risiede dunque nella dislocazione che ad essi attribuisce il modulo della «ricostruzione razionale». Ma allargando il discorso oltre i limiti di tale modulo, quella relazione non può nemmeno 16

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