Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

pretato le nozioni di «conoscenza», «giustizia», «diritto» e simili in termini di rappresentazioni interne, di immagini interiori a disposizione del cosiddetto «soggetto percipiente o giudicante», come ha fatto per esempio H. Putnam, il quale ha poi tratto la conclusione che uno dei meriti principali di Wittgenstein è stato quello di aver compiuto un demolition job, un lavoro di demolizione nei confronti di questa tradizione cognitivistico-mentalistica che da Locke si è tramandata appunto fino al giorno della critica wittgensteiriiana. Ma si può escogitare un'intera varietà di «ricostruzioni razionali», e tra le altre, per esempio, quella dell'esponente della Oxford Philosophy of Ordinary Language che misura l'opera di Locke da un punto di vista ancora diverso, e precisamente se Locke abbia invariabilmente assunto le espressioni linguistiche nella forma di termini denotativi, secondo il modello a lungo imperante nella tradizione occidentale di «oggetto-designazione». E nondimeno le cose stanno diversamente, in quanto anziché poter distinguere il significato dalla verità di una teoria filosofica noi vediamo che nella «ricostruzione razionale» il significato, che si presumeva di poter catturare per se stesso, in isolamento, in realtà tira dietro di sé una certa condizione di verità e che, a sua volta, l'accertamento della verità di un pensatore morto pregiudica Il significato della teoria che ci ha trasmesso. Significato e verità si inseguono incessantemente l'un l'altra lungo il medesimo circolo nella ricostruzione razionale, come due fattori che si influenzano prendendo l'uno la rincorsa verso l'altro, mentre apparentemente vorrebbero ostentare un'indipendenza reciproca. Ed è questa esperienza del circolo di senso e verità a segnare la consapevolezza da cui muove la procedura ermeneutica nella conversazione che instaura con i filosofi del passato, con i pensatori morti. La distinzione del piano del significato da quello della verità e la materializzazione di questi due fattori costituiscono l'usurpazione che un certo modo di porre i problemi, un 15

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