Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

potere da uomini che erano stati reclutati in base al loro sapere. Sapere terreno, sapere tramandato, sapere concernente gli uomini, la loro organizzazione, il loro rapporto con la terra: nulla a che vedere con il potere dell'imperatore che spesso era anche analfabeta o comunque poteva esserlo, in quanto aveva ereditato il ruolo di «conciliatore del Cielo e della Terra» dall'antico potere degli sciamani e lo deteneva in base all'ambiguo «mandato del Cielo». Non a caso quando la borghesia dell'Europa settecentesca cercò un modello per reclutare una burocrazia fedele al suo stato e non ipotecata né dal potere del prete né da quello del guerriero, guardò agli esami imperiali come ad un esempio di soluzione razionale. Al giovane candidato non si chiedeva di dimostrare di saper combattere o di voler credere, ma solo di possedere gli strumenti per imparare a governare: le norme, i riti, la parola. I concorsi dovevano «reclutare talenti», non uomini predestinati, eroi o martiri: solo «talenti», uomini eccellenti nella virtù di addattarsi, di avvezzarsi ad amministrare. Così la «burocrazia celeste» cooptava gli elementi migliori per garantire la propria sopravvivenza. E poi li festeggiava e li onorava, affidandoli subito a burocrati anziani, sperimentati nella pratica quotidiana dell'amministrazione perché insegnassero loro non le norme ma i modi specifici dell'agire, le soluzioni pratiche ai vari problemi, le vie convenienti per informare (con memoriali scritti in forme adeguate) e le occasioni opportune per tacere. Accaparrarsi i «nuovi talenti» formarli, farsene sicuro ed efficace strumento di potere pesonale o di gruppo, tenerli accanto a sé, inserirli nei segreti del mestiere, dare loro in moglie la figlia, renderli compartecipi in una notte di luna e in adeguato paesaggio della propria attività poetica o pittorica (peraltro tipicamente taoista e non confuciana): questo era l'ideale del grande burocrate, dell'uomo di potere vero, dello statista che fondava la propria azione sulla direzione del lavoro di molti giovani «ta151

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