giovane cinese doveva dimostrare di aver interiorizzato interamente quei valori, quegli esempi, quegli ideali, quei riti, quelle virtù. E doveva soprattutto dimostrare di possedere la capacità di esprimersi su ogni possibile tematica connessa a quei valori e a quei principi in forme appropriate e stabilite, funzionali proprio alle esigenze della burocrazia ed al mantenimento della sua funzione. Destinato ad usare gli strumenti del condizionamento culturalemorale per governare ed amministrare, l'aspirante burocrate doveva dimostrare di essere a sua volta pienamente condizionato moralmente e culturalmente. E la forma di espressione per dare quella dimostrazione poteva essere solo quella della parola scritta: scritta in modo conforme alle norme. La pqrola scritta era infatti l'unica forma di espressione veramente consentanea allo scopo di mantenere l'unità dell'impero nel tempo e nello spazio, di consolidarla dove esisteva, di radicarla dove non esisteva ancora. Per questo la classe burocratica cinese «inventò» gli esami imperiali: il concorso selettivo al quale potevano presentarsi tutti i,giovani maschi, senza sostanziali precondizioni sociali e culturali, per dimostrare con elaborati scritti la loro piena interiorizzazione delle norme morali e dei valori sui quali si fondava la governabilità dell'impero, la loro piena e sofisticata dimestichezza con tutto ciò che costituiva il patrimonio della teorizzazione politica tradizionale attorno all'asse del pensiero confuciano. Ma la forma ed i modi dell'espressione erano elem·ento essenziale della dimostrazione dell'interiorizzazione piena delle norme. A giudicare erano altri burocrati, già inseriti nel meccanismo del potere, anzi giunti al suo vertice e la gestione degli «esami imperiali» era una delle funzioni dello stato, uno dei poteri essenziali dello stato e solo di esso, alla stessa stregua della «censura» che doveva intervenire a punire i burocrati che fossero venuti meno alle norme morali che dovevano contraddistinguerli. Poteri dello stato, poteri dei burocrati: atti di scelta compiuti in funzione di 150
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