Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

te ma sicuramente si prende il fiore e la forza della mente e del corpo. Questi esseri sfortunati diverranno, alla lunga, deboli di mente, stanchi della vita e facili ad ammalarsi. Essi saranno particolarmente predisposti ai malanni addominali e alle malattie del sistema nervoso. Diverranno altresì impotenti». «L'educazione, perciò, deve esercitare fortemente la sua influenza al fine di bloccare uno sviluppo troppo precoce della sessualità e di mantenere gli istinti già manifestati entro i limiti». «Una volta instauratasi tale sventura, è necessario un costante e severissimo controllo, spesso rintuzzando con la forza le stesse inclinazioni malsane». Nella sua mania, Schreber junior soffrì queste punizioni alla lettera ritrovandosi, di conseguenza, evirato (entmannt), mutando di sesso, come pure divenendo afflitto da Nervenkrankheit (malattia del sistema nervoso) dato che egli, in verità, affermava che quest'ultima era la sua vera malattia. L'influenza del padre sul figlio può essere così dimostrata. Ulteriore prova è un'anamnesi nel libro del padre - l'unica - di un giovane sofferente di pensieri compulsivi dall'età di 12 anni e la cui personalità divenne simile a quella degli indemoniati della Bibbia. Anche quest'anamnesi potrebbe aver avuto influenza sul ragazzo: egli immaginava di soffrire, tra l'altro, anche degli stati mentali degli indemoniati. Schreber denuncia l'influenza paterna persino nella sua mania circa l'esistenza di un Dio che non conosce l'uomo. Egli modellò questa caratteristica di Dio seguendo suo padre il quale - anche Freud ne scrive - invece di esercitare quale specialista di medicina interna, si ridusse a dirigere una palestra di ginnastica medica. Si può quasi affermare che_ si occupasse di attrezzi piuttosto che di esseri umani. In merito al rapporto di Schreber con il padre, vorrei citare una connessione cui anche Ferenczi (1908) fa riferimento. «L'effetto cumulativo del sentimento di rispetto 124

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