Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

dire da vivo, e l'odore della putrefazione emanava dalla mia bocca nel modo più nauseante». (Sch. p. 171). Cito ulteriormente dal mio lavoro del 1927: «Questo annusare (nel senso di andare-in-cerca), trasferito a un più alto livello di funzionamento mentale, ha il suo analogo in quei processi mentali che comprendono anche la ricerca delle cose al di là delle caratteristiche fisiche. Così accade che la ricerca della provenienza dell'odore diviene il modello di quell'attitudine mentale che può essere chiamata sfiducia, tendenza allo smascheramento». È comprensibile che la sfiducia giochi un ruolo così importante nella vita del paranoico Schreber. L'intero suo libro è al servizio del desiderio di smascherare. Egli vuole rivelare il complotto ai suoi danni; naturalmente ciò accade in stretta connessione con i suoi sensi di colpa e le loro proiezioni; in questo caso la proiezione basata sull'omosessualità scoperta da Freud. Ma c'è dell'altro oltre la sequenza di amare il padre, quindi di odiarlo e proiettare quest'odio. A mio avviso, le due specie di esperienze sopra esaminate - la temperatura e la ricerca della provenienza dell'odore - costituiscono le basi della difesa proiettiva di Schreber'. . Questo è quanto descrivevo nel mio articolo del 1927, poi elaborato più a fondo del mio Das Ich und das Denken (Hermann, 1929). Allora mi colpiva soltanto quell'andarein-cerca di Schreber influenzato dalle esperienze olfattive e della temperatura della sua infanzia. Non mi rendevo conto, tuttavia, che c'era una pulsione ·al lavoro in quell'an- ' I riferimenti alla temperatura e alle sensazioni olfattive nel contesto della mania del paziente possono anche essere rintracciati nel caso pubblicato da Csath: la paziente percepiva qualcosa celato nello splendore del sole che si intrometteva nei suoi pensieri; i suoi piedi erano avvolti da venti gelidi; lei stessa veniva avvolta da un fetido, disgustoso, tanfo. .118

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