Il pensiero duale s� presenta abbondantemente anche nel caso di questa paziente. «Il Sole ha una parte superiore e una parte inferiore». «Io ho due prove». «L'anima possiede anche tutti gli organi». «Secondo l'Essere, egli è il secondo me stesso». «Egli è la Cleopatra dei tempi moderni» ecc. Esiste in Schreber un ulteriore aspetto della regressione, di cui intendo ora parlare. Nel 1927 ho pubblicato un articolo sulla proiezione nel quale discutevo il caso Schreber anche in riferimento al padre. Con mia grande meraviglia noto ora che, sebbene a quel tempo la teoria dell'aggrappamento non fosse ancora stata sviluppata, il concetto di «andare-in-cerca» già emergeva in quell'articolo. Citarne un brano, perciò, non rappresenta una ripetizione. «Secondo la nostra definizione, la proiezione è un processo che include la causalità, nel senso che la causa interna viene sostituita da una esterna. Esistono analogie riel campo della percezione. Quando consideriamo sensazioni visive o uditive, percepiamo soltanto la causa esterna e non c'è quindi bisogne:, di un interscambio dell'interno con l'esterno. Ma che cosa accade nella più primitiva percezione dell'odorato e della temperatura? L'odorato non è localizzato in un solo posto, ma in due: all'ingresso del naso e in una fonte esterna. L'odorato, per chiarire, ci costringe a ricercare la fonte esterna che non è data automaticamente, ma che tuttavia ha indotto la sensazione primitiva. L'odorato, perciò, implica un vero e proprio processo mentale, quello di andare-in-cerca del reale, della fonte esterna. Vi è in ciò un elemento della relazione di causa della proiezione per lo meno nel senso che siamo in cerca della causa reale, la fonte esterna dell'odore. Analogamente all'odorato, la percezione della temperatura implica un elemento di ricerca, sebbene in tal caso questa non sia così impellente. È più importante il fatto c_ he la sensazione di temperatura lascia la distinzione tra 'me' e l'oggetto' piuttosto incerta. Se tocco un oggetto cal116
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