Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

studio di Freud (1923) sulle nevrosi demoniache. Dio è diviso in due ed è perciò che, oltre al «buono», prende vita il «demoniaco». Possiamo riconoscere questa duplicazione freudiana nel riferimento di Schreber al sole. Freud considera il sole di Schreber come maschio, ma gli autori inglesi hanno già puntualizzato che, nel sistema maniacale di Schreber, esso si presenta anche in senso femminile. È risaputo che in mitologia la divinità può essere uomo e donna nella stessa persona (Campbell, 1968). Eros, ad esempio, è tanto uomo quanto donna. Vi renderete presto conto del perché sottolineo questo punto; l'idea fondamentale di Schreber è che sarà evirato (wird entmannt) e svilupperà organi femminili. Vale a dire che diverrà maschio e femmina in una sola persona. Anche Schreber deve essere a conoscenza di questo concetto mitologico. Ritornerò sull'argomento più avanti. Dualità in termini di Nervenanhang - che, nella teoria, si riferisce all'aggrappamento - e in termini di «pensiero duale» si presenta 81 volte nelle memorie di Schreber. A mio avviso, sono tutti riferimenti all'aggrappamento. Tuttavia, nelle Memorie non possiamo rintracciare alcun riferimento diretto alla madre. Katan (1959) comunque, in un'ardita interpretazione, fa riferimento alla scostante madre di Schreber. Al tempo in cui Freud pubblicava il suo studio su Schreber, veniva altresì pubblicata in Ungeria la patografia di un caso di istero-paranoia (Csath, 1912). Si tratta di una paziente femminile in cui avevo riscontrato alcuni esempi simili, con la differenza che qui «il braccio e la mano dell'Essere» sostituiscono il meno tangibile Nervenanhang. Ad esempi «l'Essere tocca e titilla l'organo sessuale femminile con la sua mano». «Rimuove strato dopo strato da me stessa». «l'Essere colpisce la sua vagina con il suo pugno» «l'Essere si manifestò nella mia anima e disse: 'Perciò impara che io sono un braccio del tuo Dio'... questo braccio è il secondo io di ogni individuo' ...». 115

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