Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

il luogo della fobia è allora la pianta in cui, soggetto, mi sono originato. Il particolare dei topi mi richiama un altro collegamento, con il caso freudiano dell'uomo dei topi, topi che potevano risalire nel cavo dell'ano, luogo di origine secondo le teorie infantili della sessualità, e topi come fiorini appartenenti a un'altra pianta, il disegno che l'uomo dei topi volle fare, anch'esso duplice, in quanto dovuto a una falsa credenza nel senso che una persona era in un luogo in cui invece non c'era, a rappresentare un viaggio che l'uomo dei topi si sentiva obbligato a ripercorrere. È dunque alle Galapagos che Darwin si sente prossimo al vero «atto della creazione» nello scoprire che tutti gli abitanti dell'arcipelago devono essere discesi gli uni dagli altri. Se l'attaccamento all'idea di creazione permetteva di non recepire la riproduzione sessuale, di mantenersi nella negazione della sessualità, le Galapagos è come se Darwin rivelasse che, dunque, deve esserci stata copulazione. Egli dà così l'avvio a un viaggio che si muove in direzione inversa rispetto alla traiettoria che compie la vicenda del desiderio umano secondo il diagramma di razionalizzazione indicato da Freud: feci-pene-bambino, in cui ciascuno dei termini prende il posto del vuoto determinato dall'assenza del precedente. Il bambino è il terzo assente o, all'inverso, è l'apparizione nel reale di qualcosa di antecedentemente negato. Il soggetto, sappiamo, nasce dalla relazione di un significante primo e di un insieme di significanti già esistenti, e nasce con un resto che Lacan ha chiamato piccolo a, segno, tra l'altro, di un godimento che si pone come scarto ed è, per ciò stesso, irraggiungibile. Che cosa avviene se tale godimento è individuato non come in più? Nella ipotesi fatta della formazione del soggetto il godimento viene 97

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