mediante isomorfismi: mediante trasformazioni che però mantengono ·«l'informazione» contenuta nel tema di partenza. Il suo discorso continua a scontrarsi con il problema dell'uguale nel diverso: identità e diversità hanno un ruolo centrale. La ricorsività è basata su una «stessa» cosa che avviene contemporaneamente a vari livelli. Gli eventi ai vari livelli non sono esattamente uguali, tuttavia fanno riscontrare caratteristiche invarianti1 • Siamo dunque di fronte a un complesso sistema di parallelismi forniti di particolari requisiti. Siamo anche molto vicini alla somiglianza e alla differenza, e alla simmetria e alla dissimmetria di cui parla Hopkins, sui cui torneremo fra poco. Intanto la nostra interlocutrice telefonica parla di un interessante effetto indotto dall'ascolto di questo sistema di ricorrenze. Si arriva a un tipo di ascolto musicale di tipo ricorsivo, che memorizza la tonalità di partenza, per esempio la tonica in sol della giga nella Suite francese n. 5, percepisce poi la modulazione interna che porta a una nuova tonica, in quel caso tonica di re, e coglie più volte il passaggio dall'una all'altra. L'ascoltatore nei passaggi di tonica è sospeso nell'attesa di essere riportato a quella di partenza, come se gli sviluppi armonici facessero nascere dentro di lui la speranza di risentire la tonica8 • La tartaruga insiste sul fatto che la risoluzione del brano musicale con il ritorno al punto di partenza suscita un forte senso di sollievo. Questo principio è così decisivo che per esempio parlando dell'ultima grande fuga incompiuta dell'Arte della fuga fa rilevare che il mancato ritorno della dominante di partenza è dovuto solo alla morte dell'autore. Un silenzio improvviso impedisce al tema di compiersi; il tema che tra l'altro porta in sé nascosto nelle lettere della notazione musicale tedesca il nome di B-A-C-H, si bemolle, la, do, si, non ritorna su se stesso, e non scarica la tensione d'attesa accumulata dall'ascoltatore9 • 58
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