Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

ne predica tutte le altre. È sempre quel movimento, in uno scarto, quella mossa prevalente, deludente, e si traccia o è tracciabile anche qui, tra i piani di una narrazione, per una lettera o particella avversativa, per l'attendibile irrelata nondimanco. Laggiù la virtù politica è celebrata da un concilio di principi infernali, convocato da Plutone per deliberare sul caso di «infinite anime di miseri morali», che, a loro dire, si sono dannate «per avere preso moglie». Nel «regno» ordinato dell'inferno quelle querele, «cresciendo ogni giorno», suscitano «maraviglia grandissima» e suonano come calunnie «al sesso femmineo»; ma del caso hanno fatto «conveniente rapporto» Minos e Radamanto «insieme con gli altri infernali giudici», ed ora si tratta di prendere, dopo «maturo esamine», il partito che si giudichi «migliore per scoprire questa fallacia o conoscerne in tutto la verità» 11. Il concilio ha svolgimento solenne, in modi narrativi e commentativi, e per questi ultimi, nella parola regale di Plutone, la virtù e il potere si dispiegano addirittura in forme illuminate di prudente (e «repubblicana») partecipazione: «Ancora che io, dilettissimi miei, per celeste disposizione e fatale sorte al tutto inrevocabile possegga questo regno, e che per questo io non possa essere obligato ad alcuno iudicio o celeste o mondano, nondimeno, perché gli è maggiore prudenza di quelli che possono più, sottomettersi più alle leggi e più stimare l'altrui iudizio: ho deliberato esser consigliato da voi come, in un caso il quale potrebbe seguire con qualche infamia del nostro imperio, io mi debba governare. » L'opposizione sfumata e articolata (con ancora che e poi nondimeno in correlazione) che ordisce l'argomento, in esordio, di Plutone è di quelle che assumono e signoreggia42

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