plarità, mentre non può farlo con uguale congruenza ermeneutica il paradigma del suo intervento correlato, della sua distribuzione sperimentale nella varietà dei particolari, nei modi della concretezza. Ne accerta la modalità e il senso quel movimento nei piani del discorso, netto come una mossa, una maniera di mettere in scacco: la lettera lo traccia, è la li�ea di un salto, una piega, per la quale un enunciato, uno stato di cose, un valore si oppone a un altro che lo precede, compiuto, deliberato senza riserve, non intaccato, circostanziato o come sospeso da forme grammaticali concessive. Anche la continua, multiforme incongruenza - nelle cose rea1i, nella materia della progettazione, della virtù -14 può essere scandita (in strutture e termini globali) e come dominata da questa particella oppositiva; per esempio: E li uomini hanno meno respetto a offendere uno che si facci amare che uno che si facci temere; perché l'amore è tenuto da uno vinculo di obligo, il quale, per essere li uomini tristi, da ogni occasione di propria utilità è rotto; ma il timore è tenuto da una paura di pena che non ti abbandona mai. Debbe, nondimanco, el principe farsi temere in modo, che, se non acquista lo amore, che fugga l'odio; perché può molto bene stare insieme essere temuto e non odiato; il che farà sempre, quando si astenga dalla roba de' sua cittadini e de' sua sudditi, e dalle donne loro. (XVII 2-3) Dove la prima opposizione (segnata da ma) tra il vantaggio dell'amore e quello più solido e rassicurante del timore viene confermata e insieme superata dalla seconda, introdotta da nondimanco a figurare, fuori di ogni dubbio e circostanza sfavorevole, quella specie di paura che risarcisce l'amore non acquistato con la mancanza d'odio. La lettera è lo scatto nitido, il nesso puntuale, inarticolato di un'opposizione: s'identifica con questa modalità as40
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