Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

Infine indicavo, nel già ricordato prevalere del gruppo OR, possibili risonanze con la moria (follia) amorosa di Orlando (cui il poeta, nell'ottava successiva, paragonava la propria - «in furore e mattoi, ... «tal quasi m'ha fatto» - per Alessandra Benucci, la donna amata); e con la morte, che troviamo nel settimo verso. Aggiungerei oggi, glossando, che il richiamo specifico a Virgilio mi sembra rafforzato ulteriormente dalla considerazione del ricorrere, proprio nel primo verso dell'Eneide («Arma virumque cano Troiae qui primus ab oris) della nostra lettera r. Una considerazione che forse induce a prendere in esame talune affinità più di insieme: la µoi.pa., il destino che contrappone all'amore la guerra; il duello, in posizione significativamente determinante, tra Enea e Turno da una parte, Ruggero e Rodomonte dall'altra; la stessa follia amorosa, pur con diversi esiti, della regina Didone e del paladino Orlando per la perdita della persona amata; la stretta analogia tra i versi che chiudono i due poemi. Quanto al risaputo riferirsi del titolo del poema all'Hercules furens di Seneca, non si tratta solo, mi sembra, di un semplice calco di traduzione; ma di nuovo di un'esibizione ulteriore di valori fonici, determinati dalla r preceduta da vocale: hERcules fURens si riflette in ORlando fURioso, mentre la doppia accentuazione piana anticipa l'uso costante, in rima, dell'ottava ariostesca, elemento non ultimo della sua «fluidità», «scorrevolezza». E si noti anche il ritorno della OR (e del suo rovescio) subito all'inizio della seconda ottava, quasi una ripresa, dopo il bianco della pausa, dell'effetto fonico: «DiRÙ d'ORlando in un medesmo tratto», che fa eco immediata (e invertita) con l'ultimo verso dell'ottava precedente, ove leggiamo: «sopra re Carlo imperatOR ROmano». Aggiungerei ancora la singolarità, rafforzata dalle consonanze ideali e foniche («che 'l poco ingengo ad or ad or mi lima»), dell'iperbato (qui come figura del discorso, e non solo della frase) che introduce in prima persona l'auto30

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