distorca l'altro: che pÒtrebbe essere una formula per designare una buona porzione della narrativa di Poe - se valesse la pena di compicciare formule... Resta inteso che si tratta di altro che di mero spostamento di categoria o di genere letterario. A tale ipotesi si'. è pervenuti muovendo da certe minime forme del significante, elementari perché pulsionali, il cui scorrimento attraverso il discorso narrativo lo mette in situazione di senso - a produrre significanza. In tal modo possono venire reinvestite, proprio nel valore che il verbo ha in psicoanalisi, le varie istanze concomitanti: tematica, semantica, stilistica, ideologica eccetera. Se un corpo letterario può figurarsi nella pratica critica come un ventaglio che tende ad aprirsi, il tipo di lettura suggerito avrà aumentato l'escursione del ventaglio. Effetto magari modesto, anche se la modestia eventuale non vada ascritta al metodo. In «The cask of Amontillado», il desiderio di vendetta, apertamente unico deus ex machina, procede come una legge, per puro amore di se stesso. È tale desiderio che va ad essere seppellito (buried) al posto di Fortunato. C'è solo un momento in cui rischia di infrangersi: quando irrompe l'urlo puro e semplice (scream), non-discorso, della pazzia. È il momento difficile per il racconto, ossia per Montresor. Che risponde con la duplicazione parodistica delle grida («Gli feci eco. Feci coro, superai le urla in forza e ampiezza...») e della invocazione postrema: «Per amor di Dio, Montresor! Sì, dissi, per l'amor di Dio» 11 desiderio-legge viene in contatto con le leggi, continuamente evasive, che fanno sì che un testo letterario sia un testo. Dico evasive per esprimere che non sono mai identiche a se stesse e a ciò che il lettore o il critico crede di metterne in moto. Lévi-Strauss, nella introduzione a Marcel Mauss notava che «les symboles sont plus réels que ce qu'ils symbolisent, le signifiant précède et determine le signifié». Giuliano Gramigna 199
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