Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

Che cosa intendo? Intendo che le tre lettere rimbalzanti attraverso il testo, dichiarano anche qualcosa di questo tipo: che la storia «nera» di una vendetta estrema, che tutti conosciamo, insiste su un pun, gioco di parole, comunicazione spiritosa. Anzi: che senza di esso, non potrebbe materialmente - diegeticamente - articolarsi. Muovendo da un inganno: il barile di Amontillado (al «vino» si connette un altro filo della rete di incidenze verbali e tematiche, come si vedrà...), il racconto costella il suo avvicinamento alla vendetta e alla morte con una serie di annunci che sono, nella sostanza, altrettanti puns. Ne ho segnalato uno nella citazione del motto di famiglia. Più significativo e insieme singolare, perché prodotto inconsapevolmente dalla prossima vittima, è quello costituito dal brindisi di Fortunato: «I drink, he said, to the buried that repose around us». «Buried» è l'ambiguità intorno alla quale ruota il pun, giacché rimanda immediatamente, nell'intenzione di Fortunato, ai morti della famiglia Montresor seppelliti nelle catacombe, ma insieme allude, nell'intenzione del testo, al destino di «sepolto vivo» che aspetta Fortunato, e che egli ignora. Si potrebbe sostenere che qui parli l'Altro; e che Poe abbia trovato la soluzione più elegante, concisa, vorrei dire mistificatoria, per far comunicare, un istante, il racconto con l'inconscio. Ma l'esempio forte di pun s'incontra una pagina dopo, per bocca di Montresor. Dopo aver abbozzato una gesticolazione bizzarra, Fortunato gli dice: «Then you are not of the brotherood... you are not of masons», Allora non sei della fratellanza, non sei muratore... E Montresor, esibendo di sotto il mantello una cazzuola, ribatte: «Sì, sono un fratello muratore». Qui il motto di spirito si costituisce attraverso un elemento verbale e uno materiale, una parola e un oggetto. «Mason» è bifronte fra «muratore» in senso tecnico e «fratello muratore», «massone»; ma anche l'oggetto, la cazzuo194

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