Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

Il riferimento è al paragrafo 2 del quarto capitolo, ove si tratta della «storia evolutiva o psicogenesi del motto». Proprio all'inizio di questo paragrafo leggiamo «Prima che vi sia motto, vi è qualcosa che possiamo definire come giuoco o scherzo. Il giuoco - teniamoci a questo termine - compare nel bambino nel periodo in cui egli apprende a usare le parole e a collegare tra loro i pensieri. Questo giuoco risponde probabilmente a una delle pulsioni che obbligano il bambino a esercitare le sue facoltà; così facendo egli s'imbatte in effetti piacevoli risultanti dalla ripetizione di ciò che è simile, dal ritrovamento del già noto, dall'omofonia eccetera, che si spiegano come risparmi insospettati di dispendio psichico. Non c'è da meravigliarsi che questi effetti piacevoli spingano il bambino a darsi tutto al giuoco, incitandolo a proseguirlo senza curarsi del significato delle parole e della coerenza delle frasi. Il primo grado preliminare del motto sarebbe quindi il giuoco condotto mediante parole e pensieri, motivato da certi effetti piacevoli del risparmio» (5, 115). Più tardi - Freud vi ritorna in Il poeta e la fantasia - il giuoco verbale del bambino (nel quale, potremmo dire, egli tratta appunto le parole come «cose») si caratterizza per il fatto che «distingue assai bene il mondo dei suoi giuochi dalla realtà e appoggia volentieri gli oggetti e le situazione da lui immaginati alle cose visibili e tangibili del mondo reale. Questo appoggio e null'altro distingue il «giocare» del bimbo dal «fantasticare» (5, 376). E, subito dopo, nel paragonare il gioco del bambino all'attività creativa del «poeta», Freud mette in evidenza, in maniera specifica, la particolare affinità tra il gioco e «quelle produzioni poetiche che richiedono un appoggio a oggetti tangibili e che sono suscettibili di essere rappresentate». Ma è il caso di citare tutto il passo, per la sua rilevanza ai fini del nostro itinerario. «La lingua tedesca ha preservato l'affinità che sussiste tra il giuoco dei bimbi e la creazione poetica, indicando con la stessa parola i lavori 18

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