accento forte di 7a interrompe il fluire per lo più regolare e calmo grazie alla frequenza degli accenti di 4a, 6a e 8a. Ma due cesure ossitone a minore saltano all'occhio e all'orecchio per simmetria rilevata dall'anafora; Lieve arboscel - lieve augellin, con fin troppo palese effetto di sospensione ansiosa, di attesa. Dopo il terzo lieve è la sorprèsa del piano foglia col suo accento diverso, di 3\ l'unico ictus in tale posizione (in di terror doppio è di 4a). Altre due cesure non invano ossitone sono a maiore: vede di novo error' così co' suoi pensier, un taglio agevolmente reperibil� nel Canzoniere petrarchesco. Oltre all'anafora (su lieve là vqçe scorre quasi senza peso) colpisce l'anadiplosi (in eiò èhe VEDE, / VEDE), che s'affianca ad altre ripetizioni .e insistenze (cor 1, orror 4 - terror 8; le tre relative parallele cui debil aura fiede 5 - a variare le altre due -, che ge111:e o che si move 6, che cade o che si scote 7, di cui la prima si differenzia per accento, nel settenario, di 4a; doppio - dubbio 8). Con la ripetizione, ben motivata, di vede, sarà bene che cominciamo a considerare attentamente la partitura fonica. Fino al v. 9 (fuggendo) non c'è scarto netto nel sistema rimico (piede: vede: fiede e l'altrettanto rancida scote: percote sono evidentemente legate per ripresa di elementi minimi; massimo pareggiamento in dove: vede, che abbastanza impensatamente mi ricorda Saba: DOiore DOVE sei? Qui non ti VEDO, altro approdo tuttavia); ma a che servirà la disseminazione del nesso /ve/, così inequivocabilmente operante (poniamo) nel dantesco Ed ecco VErso noi VEnir per naVe / un VEcchio... ? Rende forse il rumore d'un vento leggero, per entro la fuga un vento la cui carezza ha tuttavia un che di mortale? Non senza effetto, allora, si raddenserebbe la labiodentale sonora quattro volte, a una distanza che si vorrebbe dir giusta, all'inizio della serie (Fugge), poco oltre il mezzo (Piede), poi Foglia e infine Fuggendo a chiudere efficacemente il verso e retroattivamente funzionale (e sarebbe interessante portar avanti l'accertamento, ché nell'avvìo della parlata di Psiche è l'inat172
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