Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

«noyer», pur considerato nell'accezione ordinaria (per cui, anche in questo caso si andrebbe contro quella precisione sia linguistica sia referenziale incessantemente perseguita da Mallarmé, per lo meno a partire dal Toast funèbre). Ebbene, per quanto riguarda la prima immagine, è chiaro che l'«abime», in base alla dinamica dello spostamento dal basso verso l'alto accertato per la sirena (cui è collegato il sostantivo in questione), non potrà riferirsi altro che all'abisso celeste. A questa interpretazione portano avallo i due elementi, aggettivale l'uno, verbale l'altro, addetti a qualificare il sostantivo. E cioè l'aggettivo «vain», che designa perfettamente il «vuoto» del cielo (anche, se vogliamo, dal rispetto di quella laicità estrema che contrassegna il pensiero e la speculazione di Mallarmé); e il participio «éployé», il quale, a differenza del più comune e usato «déployé», spalancato, è, come informa sempre il Littré, termine di blasone, e vale a designare le ali aperte degli uccelli raffigurati nei vari stemmi (Littré: «Oiseaux éployés: ceux qui ont les ailes étendues»). Il vocabolo include insomma, nei suoi vari occorrimenti, i sèmi del /volo/, dell'/ala/, in una parola, dello /spazio atmosferico/. Argomento aggiuntivo, che discende dall'interpretazione accertata per i versi precedenti, nella fattispecie quelli relativi all'occorrimento lessicale del «naufragio» e alla chiusura del gorgo sui relitti del veliero: l'opposizione supplementare dei due «abissi», quello superiore e quello inferiore, in base alle qualificazioni (o categorie) /aperto/ vs / chiuso/. Suffragata ulteriormente dall'occorrimento di «abime» (il solo) per lo spazio aperto e illimitato (ancora: «vain»), ove il vocabolo porterebbe, alla pari di non pochi altri che abbiamo scrutinato, il senso e il peso della propria lettera etimologica: dal greco &:Bu66oi; «senza fondo». Il cielo, appunto. Per quanto riguarda poi la seconda immagine, e precisamente la metafora del «si blanc cheveu qui traine», scartatone per i motivi suesposti il riferimento a «schiuma» 160

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