Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

La sirena, per quella che è la sua parte marina o animale (ed è secondo questa prospettiva che si dovrà intendere l'aggettivo che le è annesso: «enfant», dal lat. infans, impossibilitato a effare, non dotato di parola), può essere quindi «noyée» solo se sollevata fuori dell'acqua, solo se immessa nello spazio sovrastante, atmosferico, che normalmente non le è consentaneo. Alla pari della dinamica che coinvolge lo spostamento del «mat» dall'alto verso il basso, nello spazio opposto a quello che gli è connaturale, anche in questo caso la dinamica dello spostamento dal basso all'alto, entro lo spazio superiore e sovrapposto, si effettua tramite la figurazione della colluttazione suprema, dell'«agonia». A questo punto è possibile sciogliere due contraddizioni che persistevano nell'interpretazione tradizionale del sonetto: una d'ordine logico, l'altra d'ordine linguistico-strutturale. Esse concernono, rispettivamente, le immagini dell'«abisso» («Tout l'abime vain éployé») e della «capigliatura»(«[...] le si blanc cheveu qui traine»): la prima, tradizionalmente riferita all'abisso marino «spalancato», senza tener conto che detto abisso è, secondo quanto dice il testo stesso nelle_prime due strofe, chiuso, o richiuso (dantescamente, se vogliamo) sull'oggetto da esso inghiottito, e che di tale evento non resta, sulla superficie compatta del mare, altro che schiuma, unico indizio del naufragio ma anche sigillo, chiusura appunto del gorgo; la seconda, solitamente interpretata come metafora per «schiuma», cui è addetta nella seconda strofa l'allocuzione in parentesi e che, proprio per questo, dovrà essere suscettibile, almeno in via d'ipotesi, di un valore che deborda quello referenziale, che la metafora in questione non farebbe invece che ribadire, con un effetto di ridondanza assolutamente estraneo a Mallarmé. Inoltre, anche dal punto di vista puramente referenziale (narrativo), il supposto metaforizzato «schiuma» non renderebbe conto se non molto ma molto imperfettamente della fenomenologia inerente al verbo 159

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