Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

Così è animato da «complesso di morte»50 , nel senso che gli dà Hermann, che Darwin indirizza alla moglie, appena compiuto il saggio del 1844, una lettera-testamento". Alla moglie egli affida la sua volontà di destinare, immaginandosi di morire improvvisamente, 400 sterline affinché vi sia almeno uno che si incarichi di correggere, allargare e completare il suo abbozzo («If as I believe, my theory in time be accepted even by one competent judge, it will be a considerable step in science», se, sono convinto, la mia teoria nel tempo potrà essere accettata anche da un solo giudice competente, sarà un passo considerevole nella scienza). Per fare un passo nella scienza, ma un passo che non lo proietti fuori del suo fantasma, lontano dalla dimensione del desiderio, Darwin si finge morto. Egli compie così un'operazione paradossale che gli consente di accedere alla dimensione del sapere «oggettivo» preservando la struttura di finzione della sua esperienza soggettiva. Complesso di morte, è la modalità con cui Darwin si immagina scomparso affinché altri, Un altro, completi il suo lavoro. In particolare costui, una persona «competente», dovrà produrre l'evidenza, integrando al testo darwiniano le «citazioni» a rinforzo, della saldatura tra la «teoria» di Darwin e S,, il tesoro del Sapere istituito. La teoria di Darwin si configura così come un fossile. Darwin lascia la sua teoria come il suo reperto fossile, affinché sia letto e ricostruito, affinché gli si trovi un «posto» nell'ordine della Natura e del Sapere. «Molti dei frammenti nei raccoglitori contengono semplici suggestioni grossolane e vecchie vedute, ora inutilizzabili, e molti dei fatti risulteranno irrilevanti per la mia teoria»: dove la teoria, in un continuo gioco di oscillazioni tra passato e presente, bassorilievo e altorilievo, morte e vita, si ripropone per l'attualità. Ma ciò che più ci interessa, il curatore del libro (peraltro, non dimentichiamolo, ancora a venire), l'Altro deputato, dovrà essere una figura duplice (sempre secondo il mo132

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