Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

ricordava come un aneddoto divertente che al posto di white wine egli pronunciava rite rine. Non è una eco dunque questa white week, di quel lontano white wine, e tutte queste w non rimandano fatalmente all'iniziale di Wedgwood, di quel gruppo di lettere, quel fascio di cunei che dovevano imprimere sul piccolo Darwin il marchio dei legami di amore e di amicizia del padre e del nonno, marchio che in questo caso appartiene alla sfera reale del commercio, marchio di fabbrica e di traffici, portatore di quell'impronta di artificio e di transfert che Darwin imprimerà alla sua nozione di istinto: somma di molteplici congegni, «lunga storia di utili espedienti», .una grande invenzione meccanica e insieme un'opera d'arte? Un anno prima della sua morte, avvenuta nel 1882, Darwin tornò ad occuparsi di un argomento al quale aveva dedicato già un breve studio nel 1837. Questo soggetto è la formazione di quel sottile strato di terriccio vegetale che, lavorato ed elaborato dai lombrichi, si distende uniformemente sull'intera superficie terrestre. E a questo proposito osserviamo subito, dopo aver notato che ancora un volta si tratta per Darwin di porsi allo studio di ciò che avviene di una superficie, la superficie terrestre, di che cosa vi si inscrive (il tatuaggio), di che cosa l'abbassa e la solleva, di che cosa la percorre e la modifica, di quale sia !'«espressione» della faccia della terra, osserviamo subito che ciò che Darwin ci mostra nella sua ultima opera sulla Formazione del terriccio vegetale è l'opera del vasaio dispiegata sino a modellare non un poco di argilla ma tutta la terra per farne un vaso. Già nel titolo inglese The formation of vegetable mould troviamo il termine mould che significa insieme la terra sciolta, in polvere (loose earth) e lo stampo (per metalli, budini), il pattern e la guida per modellare cornici, cornicioni ecc. Nella forma verbale il termine mould sta a indi128

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==