Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

divide in due uno spazio, in cui si trovano dei cassettini e il calamaio. Il paziente commenta il sogno dicendo che era suo desiderio mostrare all'analista qualcosa che non poteva esprimere con le parole. Di che cosa si tratta? Di un posto davvero interessante e complicato: un posto che mette in luce, se così possiamo dire, la somiglianza, l'affinità tra la forma e la funzione di uno studiolo, o stanzino, o scrittoio, e la struttura dell'apparato psichico diviso in separate istanze. Natura del transfert: chiaroveggenza e supervisione L'apparato psichico funziona dunque a barriere e la fobia è la prima ricostruzione esterna dell'apparato psichico. Il significato della nozione di «posto nell'economia della natura» è quello di una genesi «clinica» dello spazio, e con questo clinica intendo indicare l'anteriorità costituente il mondo di strutture definite dalla psicoanalisi: la psicosi, la fobia, la scelta della nevrosi rispetto all'organizzazione di cose cui siamo convinti di appartenere, salvo l'insorgere di qualche «disturbo», fin dalla nascita. Sostengo in una parola l'origine dell'uomo dalla psicoanalisi. Che cos'è una psicosi? Che cosa caratterizza una psicosi? L'impossibilità di una rappresentazione che subentri all'angoscia in un luogo non diverso dal luogo stesso dell'angoscia. Nell'impossibilità di rappresentarsi una barriera che sia, come il posto che ho appena descritto, anche uno «spazio per pensare», lo psicotico si porrà materialmente nei pressi di una frontiera, ma questa gli servirà unicamente per fondarvi, ed è ciò che sostiene il suo delirio, la possibilità di oltrepassarla a suo piacimento. È quello che avviene con certi malati che vanno e ven116

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