Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

che non si lava via, a una laida e decrepita vecchiezza, a una morte senza sepoltura, a piaghe sanguinanti e infette... Così diversamente dal tatuaggio osservato a Tahiti che ai piedi imita le calze, quasi una seconda pelle, mobile come l'acqua e l'aria, carezzevole, scorrevole... Caterina sbucciava un'arancia. Se, come dice Lacan, il luogo dell'angoscia è il taglio'9, la coupure, essa è assente da questo gesto che separa la buccia dal frutto, un taglio in estensione che dà corpo a una superficie, e che contemporaneamente individua un interno che è l'interno di una superficie, una superficie intera proprio perché tagliata, una descrizione che si addice alla crosta terrestre che scorre sul magma sottostante così come alla pelle che scorre sul pene. Il volto della terra è concepito da Darwin come una superficie liscia: dove scorrono i ghiacciai, si effettua il trasporto ingegnoso delle forme viventi... La superficie della terra è per Darwin un buccia mobile, come quella dell'arancia, luogo di flussi e flusso essa stessa. A un certo punto Darwin, considerando le incessanti trasformazioni della crosta terrestre, la paragona all'aria, per la sua mobilità. Vi sono delle «barriere» ma la pelle della terra è sostanzialmente intatta (è singolare come nel viaggio di Darwin intorno al mondo i vulcani non giochino nessun ruolo, siano privi di importanza conoscitiva, contrariamente ai terremoti che sembrano indicare con «la più intima relazione tra i distretti dell'atmosfera e delle profondità sottomarine» il ruolo «centrale» della superficie terrestre)2°. Il variare delle temperature porta la vita, in un flusso continuo dalle zone artiche e antartiche fino ai più alti picchi delle montagne, e ritirandosi non li lascia scoperti 104

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