Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

presenza della legge (il dazìo, un ufficio pubblico, uno studio professionale...) e dell'ordine (simbolico: un archivio, una biblioteca...), al di là dell'ostacolo corre sfrenatamente un animale, e la barriera è costituita di quel materiale, il vetro, che in psicoanalisi, sia che appaia nei sogni sia che si situi nei ricordi, sta sempre per la bugia, per una menzogna? Bisogna considerare inoltre che Darwin non sembra ritornare, come il fobico, volentieri su questo ricordo, tanto è vero che lo ha escluso dalla sua autobiografia, nonostante l'i_mportanza che riveste come «primo ricordo», relegandolo in una paginetta staccata. E forse non a caso egli lo fa seguire da un altro ricordo in cui compare di nuovo una finestra e il tentativo di romperla, perché con la sorella Caterina era stato rinchiuso per punizione in una stanza, e perché, diciamo noi, il motivo del vetro rotto doveva essere rappresentato in prossimità del luogo di una segreta infrazione. L'importanza di questo primo ricordo di Darwin è dunque di essere una contraffazione, la contraffazione del luogo della fobia. Sì, perché, con tutta evidenza, sulle ginocchia della sorella Carolina, dalla quale evidentemente niente lo separava di ciò che tenta tanto drammaticamente. i fobici di un passaggio; la mucca posta al di là della trasparente barriera era lì per fare la caricatura della Legge; e infine un soprassalto, in quella posizione, più che a un dolore, più forte che a un dolore che peraltro procura provvidenzialmente di cancellarsi dal ricordo («non rammento di aver sentito dolore»), è a un godimento che può dar luogo. Si definisce così la singolare posizione di Darwin: avendo contraffatto il suo luogo della fobia, egli non farà altro, come lo psicotico, che cercare e produrre, nella realtà dei suoi viaggi e nella logica della sua teoria, la rappresentazione di questo stesso luogo: barriere, funzione e importanza fondamentale. A differenza dello psicotico però egli sa102

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