Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

cifica Darwin e i primi ricordi riguardano, potremmo dire, quel minimo di preparazione che, come quella ricevuta da Mozart nei primissimi anni di vita, produce un risultato che simula la mira e la decisione di un istinto. Di un piccolo fatto, l'aver dato a intendere di esser capace di trasformare il colore delle primule innaffiandole con certi liquidi colorati, Darwin dice di sperare che sia dipeso dal rimorso se gli si impresse in modo indelebile nella mente. Uno sperare che tinge il sorgere del suo interesse per la variabilità delle specie del dubbio che vi si mescolasse l'erotismo che nel Galateo di Monsignor della Casa permea il sogno della ampolla piena di un liquido giallo alla quale un misterioso soggetto accosta le labbra assetate. Ma non è sufficiente, il galateo del perverso che dialoga con la natura, a costruire la singolare vocazione intellettuale di Darwin. Ed eccolo correre a perdifiato per vantarsi di aver ritrovato le mele da lui stesso rubate e per ottenere il plauso di ragazzi da lui ripagati sempre con mele rubate. Egli è colui che corre svelto, che corre avanti; perde le mele, ma l'istinto, come vedremo, lo porta a battere in breccia l'opera della rimozione. Anche a costo di porre dei testimoni ciechi a soddisfare il suo desiderio di farsi vedere. Oltre i quattro anni, oltre cioè quel luogo all'uscita del quale è solo possibile che inizi un'autobiografia, la prima questione riguarda l'artificiosa costruzione di un falso autore al quale il soggetto si sostituisce. E poi il ricordo di un tavolinetto da lavoro di fattura singolare. Oltre i quattro anni, la causa è costruita in modo che il soggetto possa dominarla. Questo è il primo lavoro che il soggetto compie sul filo della nevrosi e il tavolino da lavoro di fattura singolare appartiene all'ambito di quel disegno materno di cui parlammo come legato al primo apparire di una abilità tecnica. Antecedente invece sulla soglia fatidica del quarto anno, fuori dall'autobiografia, in un frammento'5, un ricordo, il primo rìcordo in assoluto: «Il primo ricordo del quale 100

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