Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

lontanare il filtro del suo bianco e nero, dell'immagine un po' ieratica un po' preraffaellita del suo Dante, dell'immaginoso simbolismo con cui l'ha «trascritta». 3 - Assai diverso, anzi per taluni aspetti opposto, l'iti- . nerario che mi ha condotto dal testo del Furioso ai disegni di Dorè che lo illustrano. Ho letto il poema di Ariosto solo nella tarda adolescenza, l'ho studiato per un seminario universitario, poi l'ho sempre considerato come un «libro da capezzale», portandomelo dietro persino in guerra in una minuscola edizione in carta India, ritornandovi più e più volte, innamorandomi - in senso quasi letterale - della sua Bradamante, solo contrastata dalla Gilberte di Proust; e infine, in varie occasioni, parlandone in pubblico e scrivendone in varia guisa. II Furioso, potrei dire, è parte di me. Il suo fluire, il suo divagare, le sue interruzioni, le sue riprese, la labilità delle vicende, l'intreccio di favola, magia, realismo, di stilizzazione e riso, di ambiguità e seduzione, di ironia, ammiccamenti, falsa enfasi, quotidianità: in una endiadi il suo incantato disincanto hanno costituito per me, se non una realtà esistenziale, un modello, uno schema di «ideale dell'Io» e insieme di «Io ideale» cui sempre ricorrere. Nel corso di una sì lunga convivenza - e rimemorazione - le vicende, le avventure, i luoghi, le persone del Furioso si sono naturalmente cristallizzati in immagini visive, mescolandosi e sovrapponendosi, come avviene, a quelle di altri testi, ed eroi, privilegiati, contribuendo a costruire persino una griglia, o filtro, entro cui gli incontri e situazioni della vita reale si inserivano - si inseriscono - come fuochi fatui, pallide imitazioni, assumendo - dt quelle figure dell'immaginazione - pose e gesture, sembianze e comportamenti. E, come quella della realtà che ci scorre e si posa innanzi agli occhi, anche questa fantasmagoria illusoria appare vestita del colore, anzi dei colori, dalle armature ai boschi al mare alle chiome alle acque, ai rii, ai cieli, 93

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