Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

cher, abnégation de la volonté » 28 • Si aggiunga che se il genio è infanzia recuperabile a piacere, il bambino è virtualmente artista proprio perché egli « voit toujours en nouveauté; il est toujurs ivre » 29 ; e se l'Epilogue dei PPP menziona esplicitamente l'azione poetica del « [s'] enivrer », l'ebrezza non figura meno quale trionfo e superamento, come nell'« ivresse fiévreuse » e nella « ribote de vitalité » di Le Foules, come nell'« explosion » euforica del Crépuscule du soir (poemetto), dove è appunto « fete intérieure » che marca « les heures solennelles de le vie » (e le citazioni potrebbero continuare parecchio... ). Se un altro punto di contatto l'ivresse l'intrattiene con la vorace curiosité del poeta e del flfmeur (ne Les Veuves, Les Foules, Le Vieux saltimbanque, diversamente in Mlle Bistouri e Le Mauvais vitrier, ma massimamente teorizzata nella « curiosité profonde et joyeuse » del Peintre de la vie moderne), ancora maggiore è la sua coincidenza col filone del surnaturalismo iperbolico e « magico ». La ricreazione fantasmagorica e idealizzante tocca i poli del superamento della « natura » ( « Les choses renaissent sur le papier, naturelles et plus que naturelles, belles et plus que belles (...) La fantasmagorie a été extr.aite de la nature »30 , dell'immaginazione infantil-poetica del gioco (con la sua « metaphysique »: La Morale du joujou) ", del dépassement e delle trasmutazioni proprie del poète-chimiste (si veda lo « stato iperbolico», «l'apoteosi», analizzate nei saggi su Gautier e su Banville) 32 , dell'ennesimo riferimento all'« état paradisiaque » - e si noti l'aggettivo che caratterizza la natura dell'operazione di Fancioulle - tipico del « drame fantastique » dell'esperienza oppiaceo poetica 33• Ma, su questa linea, appare più clamorosa e definitiva la parentela tra l'ideale della Mort héroi'que (quello, anche, leopardiano) e una dichiarazione contenuta in Théophile Gautier: « C'est un des priviléges prodigieux de l'Art que l'horrible, artistement exprimé, devienne beauté et que la douleur rythmé et cadencée remplisse l'esprit d'une joie calme » 34 • Ora, 82

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