Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

questo potere trasfigurante - ma anche trasformista - dell'arte non sarebbe, se esso non si appoggiasse a quella « faculté comédienne» di cui Baudelaire parla in La Fanfarlo, in quanto possibilità di trionfo nell'ordine dell'antimelanconico: istrionia, ancora, potenza magica e metamorfica del« fard» (in un'esclamazione memorabile de La Fanfarlo!), e appunto del buffone« qui peut jouer la comédie au bord de la tombe»: hyp6krisis. Come scrive Starobinski (nella parabola che va da Musset e da Gautier a Toulouse-Lautrec a Rouault a Picasso e da Banville, a Jarry, a Joyce a Beckett a Chaplin, attraverso Baudelaire): « Envol et chute, triomphe et déchéance; agilité et ataxie; gloire et immolation: le destin des figures clownesques oscille entre ces deux extremes. Parfois nous assistons à la condensation convulsive des contraires (c'est le cas de Fancioulle)» 35 • Non è dunque un caso che una tale concezione dell'arte s'incarni mirabilmente nella figura del« bouffon», perché la sua funzione basilare di velamento della morte s'esprime innanzi tutto attraverso la facoltà« comica». È questo un altro punto basilare, un'altra apertura verso cui ci chiama il poemetto baudelairiano: la coniugazione del trionfo con l'arte del comico. Riso e mania. Si badi bene come Baudelaire, nel considerare una sua teoria del« comico assoluto», proceda, nel saggio De l'essence du rire, ad una esemplificazione particolarmente audace, definita in modo significativo come« le vertige de l'hyperbole»: Pierrot, come Fancioulle, recita in un ruolo che implica la sua morte ; dopo la sublime pantomima, viene ghigliottinato, la testa ruzzola a terra, il busto decapitato sembra cadere ma, all'improvviso, è scosso da un irrefrenabile guizzo di vita e, con uno scatto, raccoglie la testa da terra e se la mette in tasca. Il testo è molto interessante laddove qualifica e motiva tale« inversione » surreale: ciò che fa rivivere il corpo -arrét de mort -è « la monomanie irrésistible du vol» e ciò avviene in un conclamato « colpo di trionfo»: « victorieusement»! 36 • D'altra 83

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