morte, di esorcizzare la « tomba » e la « destruction » e di superare provvisoriamente le angosce del « vero »? Ci si potrebbe forse arrischiare ad affermare che con Une Mort héroi·que, ma forse non esclusivamente, Baudelaire rappresenta quel punto d'inversione - rilevato da Freud - in cui il residuo della struttura malinconica si risolve nella difesa maniacale, e ne discende un nuovo territorio esperienziale, oltre che un diverso orientamento estetico. Intanto, la funzione di velamento assegnata al fatto artistico coincide con una ricchissima costellazione semantica, a reticolo, di cui menzioneremo rapidamente almeno i punti più evidenti. In primis, il rapporto con l'ivresse, cui è dedicato un intero poemetto: Enivrez-vous: « Il faut etre toujours ivre. Tout est là: c'est l'unique question. Pour ne pas sentir l'orrible fardeau du Temps qui brise vos épaules et vous penche vers la terre, il faut vous enivrer sans treve», ove è benissimo indicata la funzione reattiva - l'imperiosa coazione anti-disforica -dell'ivresse. In Plans et Projets, Baudelaire è perentorio nella sua declinazione del tema: « L'ivresse est la négation du temps » 25 ; egli la inscrive dunque in quell'articolato programma di abolizione del tempo esistenziale (durata paradisiaca VS durata infernale, magistralmente studiate da Poulet), drammatizzato, fra l'altro, nella celebre Chambre double. E però il polo negatorio presuppone anche il versante complementare, di intensificazione dell'esperienza, come risulta da diversi passaggi dei Paradis artificiels: « Développement poétique excessif de l'homme » per esempio 26 , 0 velocità surnaturaliste delle sensazioni: « Un autre courant d'idées vous emporte (...) Les proportions du temps ed de l'etre sont complétement dérangées par la multitude et l'intensité des sensations et des idées. On dirait qu'on vit plusieurs vies d'hommes en l'espace d'une heure » 21 ; fenomeno alquanto simile a quello riferito nell'appartato testo su Jules Janin: « les idées se succédaient à la hate, filaient avec la rapidité du son (...) vaste courant d'idées involontaires, course au clo81
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