Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

La condizione del perverso rassomiglia a quel racconto di Kafka - veramente grottesco - dove il defunto cacciatore Gracco, impersonazione della Cosa che non è riuscita a staccarsi, vaga per il mondo e giunto a Riva chiede al sindaco: « Chi sei?» « Lei vive però anche» osservò il sindaco. « In certo qual modo » rispose il cacciatore « in certo qual modo sono anche vivo. La mia barca funebre ha sbagliato rotta...» « E non partecipa all'aldilà? » domandò il sindaco corrugando la fronte. « Sto sempre» rispose il cacciatore « sulla scala che vi sale... Ma quando prendo il massimo slancio e vedo brillare il portone lassù, mi sveglio nella mia vecchia barca incagliatasi desolata in qualche acqua terrena. L'errore fondamentale della mia morte di allora mi ghigna intorno nella cabina...» « Straordinario ,, mormorò il sindaco. « Straordinario. E ora fa conto di rimanere qui da noi a Riva?». «Io non faccio conto» disse il cacciatore sorridendo e per smorzare l'ironia pose una mano sul ginocchio del sindaco. « Sono qui, non so altro, altro non posso fare. La mia barca è senza timone e viaggia col vento che soffia nelle più basse regioni della morte» 56 • Moreno Manghi 65

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