Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

Ma bisogna ancora sottolineare che questo corpo è fatto, per così dire, di una materia senza mater, senza principio generativo. Il Cristo morto di Mantegna e il Cristo nel sepolcro di Holbein (alla cui vista, secondo Dostoevskj si corre il rischio di perdere la fede) mostrano esattamente questa catarsi della carne in un conglomerato minerale, geologico, o meglio selenico. D'altronde lo strano, inquietante erotismo che sotto l'addobbo delle sinestesie profondono le Fleurs du Mal ha a che fare con l'Ubersinnlich; è · noto il giudizio espresso da Flaubert sulla poesia di Baudelaire: « Vous chantez la chair sans l'aimer » 42 (senza l'amaro? senza la madre?). È questo, forse, l'autentico significato del Male per Baudelaire. Osservazione sulle qualità: l'acqua, la siccità e il Barocco La fontana del Tritone, la fontana delle Alpi, la fontana dei Fiumi, la fontana Medina, i fontanoni dell'acqua Paola e di Ponte Sisto, la fontana del Mosè, la fontana di Villa Mondragone, la mostra dell'Acqua Felice di Domenico Fontana (!)... La fontana monumentale, come organismo per sé stante, come fine a se stessa è creazione del Barocco, creazione di pura fantasia che associa e confonde tutti gli elementi possibili. Ma ciò che più colpisce è che l'acqua vi è trattata dall'artista alla stessa stregua del materiale plastico da costruzione o da ornamento: cateratta che col suo volume precipite produce un polverizzarsi delle acque iridescente e vaporoso a forma di nubi, zampilli, torrentelli, getti potenti lanciati verso il cielo e che ricadono su se stessi a colonna, ventaglio, corona, a serie di gradini ecc. Chiudendo quelle sorgenti, disseccando quelle bocche, asciugando quei bacini si ha la morte dell'organismo che diventa muto e cieco. Chi immagina Trevi senz'acqua? La siccità segna la fine del Barocco: senz'acqua tutto il fasto 60

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