Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

sa », degradata, rappresentata dalla facezia, dalla caricatura, dal fumetto ecc., dove l'orrore estremo si mischia al riso più grossolano, e se il sangue scorre non è che sangue da grand-guignol; come si dice: c'est du grand-guignol! non è una cosa da prendersi sul serio! (L'arte «elevata» in materia pittorica sarebbe rappresentata soprattutto - come già visto con Butor - dalla pittura di genere barocca: pittura decorativa, natura morta, paesanti, bamboccianti, ruinisti; nella scultura dalle statue sensuali, dal marmo flessuoso, carnale, del Bernini. Non è ovviamente un caso se è proprio il Barocco a essere privilegiato). Nella trilogia klossowskiana di Roberta, Ottavio a un certo punto, riflettendo su un quadro, parla di una «esitazione tra il sublime eroico e il genere bassamente illustrativo » (p. 17). Questa esitazione ha un valore paradigmatico. Pathos e grossolanità, raffinatezza esasperata sconfinante nel Kitsch formano il gusto perverso in materia d'arte, dove tutto non è che gesto, sospensione, finta, rappresentazione, slittamento continuo del tragico nel grottesco. Il grottesco e la sua funzione 56 «Ma esiste poi una lunga serie di individui anormali, la cui attività sessuale si allontana sempre più da ciò che appare desiderabile a una persona ragionevole. Nella loro varietà e stranezza essi sono paragonabili solo ai mostri grotteschi che Pieter Bruegel ha dipinto nella tentazione di sant'Antonio, o agli dèi scomparsi e ai loro fedeli che Flaubert fa sfilare in lunga processione davanti al suo devoto penitente 33• Nel mezzo della foresta pietrificata di Fontainebleau

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